Future Password? Our Friend’s Face
Una password di facce nel nostro futuro?
Il problema della password è di tutti: ricordare diverse combinazioni è veramente difficile e lo è sempre di più perché continuano richiedercene di nuove e di più complesse. Per ora però sembra l’unico strumento valido di riconoscimento della nostra identità.
Ma qualcosa di nuovo sembra che stia arrivando e la soluzione è molto intelligente. Si chiama Facelock ed è un sistema di riconoscimento della propria identità attraverso la selezione di una combinazione i volti conisciuti!
Facelock sfrutta la potenza di riconoscimento.
I nostri cervelli non possono ricordare con semplicità lunghe stringhe di caratteri arbitrari, ma sono molto propensi per ricordare e riconoscere i volti.
La nostra capacità di ricordare le persone che conosciamo – anche quando non li vediamo per lungo tempo o in una foto sgranata, con gli occhiali da sole o con un cappello calato sul volto – è davvero straordinaria. Facelock cerca di integrare questa capacità in un sistema di autenticazione di identità.
Se conosciamo anche poco un viso è difficile che non riusciamo a riconoscerlo anche attraverso foto incomplete o non chiare. Tuttavia, questa capacità non si estende alle facce sconosciute. Se non conosciamo la persona diventa perfino difficile riconoscere la stessa in due foto diverse.
Questa è la base del sistema di autenticazione proposto da Facelock. Quando vogliamo identificarci ad un terminale ci vengono mostrate una sequenza di pagine ciascuna contenente una griglia di 9 volti di cui uno è quello é di una persona che conosciamo. Per dimostrare l’identità, si fa clic sul volto della persona familiare in ogni griglia.
A differenza di altri sistemi che ragionano sul riconoscimento del volto, Facelock si differenzia in quanto consente al soggetto di scegliere i volti noti che gli altri non sono in grado di riconoscere.
Ma funziona?
Gli autori hanno presentato statistiche impressionanti per sostenere Facelock: tra i soggetti delle varie sperimentazioni d’uso i volti rilevati con precisione sono stati il 97,5% del totale e i tentativi riusciti di forzatura, evidentemente frutto del caso, sono stati al di sotto dell’1%.
Non solo, con la possibilità che Facelock offre di scegliere i volti, gli utenti hanno riconosciuto facilmente quelli da loro scelti anche ad un anno di distanza con un tasso di successo del 86%. E nonostante si possa pensare che i nostri amici potrebbero facilmente riconoscere i volti che abbiamo scelto le statistiche dicono invece che solo nel 6,6 % dei casi ciò è stato possibile.
Sicuramente non è tutto oro ciò che luccica, tanto è vero che nasce l’esigenza primaria di capire come scegliere, gestire e reperire le immagini “corrette”. Persone note piuttosto che foto poco utili o troppo incomplete potrebbero offuscare la validità dello strumento. Certo è che se tutte le tipologie di problematiche, forse anche di percezione e abitudine all’uso da parte dell’uomo – notoriamente ben poco incline al cambiamento e diffidente – potessero essere risolte o contenute, la soluzione rappresenterebbe un’alternativa valida, migliore ed efficace alle inutili e dimenticabili stringhe di parole e numeri…maiuscole e minuscole….
Insomma, é decisamente più divertente usare le immagini di Gollum, Darth Vader, Bart o Homer Simpson, Peter Griffin o i nostri amici più cari che le classiche password!
Fonte…
http://blogs.discovermagazine.com/crux/2014/06/26/your-friends-faces-could-be-your-future-password/#.U7079UBuet8