L’auto Made in Italy…da montare!
Tin Hang Liu, ex studente del Politecnico di Torino, ha pensato e realizzato «OSVehicle», il primo concetto industrializzabile di programma aperto pensato per la mobilità.
Cuore e base di «OSVehicle» è «Tabby», pianale universale versatile e flessibile che permette di assemblare facilmente auto a due, tre o quattro ruote, city car, golf car e fuoristrada. Il tutto in 50 minuti netti.
Arriva in scatole facilmente trasportabili e non ha bisogno di strumenti particolari per essere montato, anche perché può esser allungato o accorciato a piacere per creare veicoli che possono ospitare due passeggeri in più o aumentarne la capacità di carico.«Tabby» si è fatto conoscere nelle fiere di mezza Europa, lo chiamano l’auto Ikea, ma il concetto che vi sta dietro è molto più complesso, ci tiene a precisare il suo inventore: cambiare la logica di produzione, creare posti di lavoro, distribuire la catena del valore.
L’idea a Tin venne nel 2008 quando era in Silicon Valley e stava seguendo la sua passione per il social media marketing. «Dal momento che ero entrato in contatto con persone legate al mondo dell’hardware e software open source , ho pensato di applicare questo concetto al mondo delle macchine. Mi sono detto: perché non prendiamo un pianale e facciamo in modo che tante startup possano creare il loro progetto a costi competitivi?».Quindi dal 2009 Tin ha cominciato a spiegare la sua teoria a suo padre Francisco Liu, consulente per business tra Italia e Cina con la sua Italchina, e al suo collega Per ingegnere meccanico che ha lavorato per Cagiva, Husqvarna e Aprilia vincendo 51 campionati del mondo.L’idea era buona, perché non solo ha persuaso i due tecnici, ma ha arruolato anche l’ingegnere Carlo De Micheli, il designer Marco Borge e l’opinion leader italiano dell’open source hardware Simone Cicero.
Per farsi il proprio «Tabby» basta andare sul sito di OSVehicle (www.OSVehicle.com) e scaricare le matematiche in 3d del prototipo da cui si parte prima lavorandole sul proprio computer e poi su un modello in scala 1:5.
«Noi proponiamo due soluzioni, lavorare con polistirolo e argilla oppure la stampa in 3d. Sviluppato il modello, si lavora sul prototipo in scala 1:1 e a quel punto entriamo in gioco noi dando il pianale, che si ordina online. I clienti cominciano a montarvi sopra le loro scocche, il motore elettrico e a fare le prove. Una volta che l’auto è stata definita nelle sue dimensioni reali, se funziona, si va in produzione tenendo sotto controllo i costi».
«OSVehicle» può anche offrirsi di far avere dei pezzi dai suoi fornitori di fiducia, come le gomme, o di spedire tutti gli elementi in una cassa: una volta aperta servono solo due meccanici con pochi semplici attrezzi per montare il mezzo.
Con «Tabby» si rispamierebbero 3 anni e 2 milioni di euro di ricerca, è la tesi del giovane creativo, che però mette subito in chiaro: «Noi siamo una piattaforma, le persone scaricano la base ed elaborano, non vogliamo essere la Piaggio o la Fiat, ma l’Android dei veicoli elettrici».
Non è un caso che il nome scelto per questa quattro ruote sia quello con cui si definisce altrimenti il gatto soriano, in grado di raggiungere ogni luogo.Alcuni imprenditori kenyoti si sono già fatti avanti, dato che per importare le auto nel loro Paese le tasse salgono del 75%: «Se gli mandiamo il kit, creano una piccola linea di montaggio, con strumenti semplici assemblano i veicoli, producono il loro brand e posti di lavoro locali», commenta Tin, che poi puntualizza: «Si tratta di fare veicoli elettrici che costino sotto i 6.000 euro. Il pianale lo diamo a 2.000 euro, il motore elettrico, disponibile nella versione a 45 chilometri orari e a 80, costa 800. Si può scegliere anche la batteria, al piombo super economica ma pesante, o al litio, ma costosa».
Al momento «OSVehicle» ha prodotto 4 prototipi marcianti e ha richieste da ogni parte del mondo: grandi parchi divertimento americani che vogliono «Tabby» come veicolo interno con scocche legate a cartoni animati; golf club italiani; aeroporti; il settore militare, l’aerospace e una grande città del Nord Europa.
Fonte…
http://corriereinnovazione.corriere.it/coverstory/2014/4-luglio-2014/auto-italiana-montare-imitando-android-223511854628.shtml