Lego? Si usano anche in laboratorio…

Certo che la crisi apre il cervello a nuove ipotesi, a nuovi usi nuove soluzioni low cost e qualcuno a pensato di usare i LEGO in un modo nuovo…ed efficace!

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Un esempio di teca per l’analisi della crescita dei vegetali..di LEGO

Non ingombranti e costose apparecchiature da laboratorio: sono i mattoncini Lego il luogo ideale per studiare in ambiente controllato come le variazioni del clima e le caratteristiche del suolo influiscano sulla crescita delle piante. Ed è un ricercatore di origine italiana, Ludovico Cademartiri, professore di scienza dei materiali e ingegneria alla Iowa State University, ad aver avuto quest’idea singolare ma con indubbie applicazioni pratiche. Un articolato lavoro scientifico sull’argomento è pubblicato dalla rivista on line PlosOne.

Trasparenti, tecnologici ed economici

Cademartiri stava cercando un modo per studiare le piante e la crescita delle radici che fosse semplice, economico e flessibile. Stava cercando qualcosa di modulare, graduabile, strutturalmente preciso, trasparente, tridimensionale, chimicamente inerte e compatibile con gli esperimenti già esistenti sulla crescita delle piante. Esperimenti che riguardano gli effetti ambientali dovuti a nutrienti, acqua, gradienti di ossigeno, così come ostacoli fisici per le radici. Le serre possono creare ambienti abbastanza controllati per intere piante, ma non omogenei. Ed esistono tecnologie che possono creare ambienti altamente controllati su micro-scala, ma sono costose, relativamente complesse e non facili da modulare.

Serre in miniature

Così Cademartiri e il suo gruppo di ricerca hanno pensato che utilizzare i mattoncini Lego per costruire con successo ambienti ingegnerizzati per lo studio delle piante e delle radici, fosse la soluzione ideale. E negli esperimenti sono state usate piante di rapa, crescione, frumento e mais. Vanno bene i mattoncini trasparenti per tenervi dentro gel o altri terreni per far germinare e crescere le piante. E sono state sviluppate anche tecniche per creare gradienti chimici controllati negli ambienti Lego con l’intento di testare la risposta della pianta a nutrienti e tossine. I più piccoli ambienti chiusi che possono essere creati con i mattoncini Lego hanno un volume di 0,35 centimetri cubi, ed è teoricamente possibile costruire strutture Lego capaci di contenere le più grandi specie di piante. «Dimentichiamo per un attimo che questi mattoncini sono usati come giocattoli», ha detto Cademartiri. «Sono in realtà pezzi di plastica di alta qualità, costruiti con straordinari standard di precisione, che è possibile utilizzare per costruire innumerevoli cose. Ma sono anche un buon esempio di come qualcosa di semplice può risolvere un problema di progettazione complessa».

Un atto creativo efficace: Cademartiri ha mutuato trasversalmente una proprietà di un materiale “giocattolo” in un ambiente di laboratorio, mantenendo l’efficenza richiesta e abbattendo i costi!

Fonte…

http://www.corriere.it/scienze/14_luglio_04/mattoncini-lego-ora-servono-studiare-crescita-piante-f78e70e0-035d-11e4-a610-3e4fd1a573b7.shtml