[INTERVIEW GIFT – SUNDAY ISSUE] “Listen free” a new urban project – dopo gli abbracci gratis ecco “Ti ascolto gratis” progetto urbano dedicato alle persone
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Raffaele Panfili
Si chiama Raffaele Panfili, 24 anni, l'”imprenditore del terzo settore” che da più di un anno ha intrapreso questa esperienza per rispondere, come dice lui, ad una sua esigenza personale: ascoltare. Lo fa nel tempo libero e non per lucro ma solo per soddisfare il suo desiderio di confrontarsi con le vite degli altri e per dare uno spazio di riposo e benessere a chi gli parla. Si perché avere la possibilità di poter aprirsi, sfogarsi e fare ordine a voce alta dei propri pensieri ci fa star bene. Per farlo però dobbiamo aver fiducia del nostro interlocutore e di questi tempi conquistarsela è davvero dura perché gli italiani, visti i tempi, sono sempre più stanchi, tesi e molto diffidenti. Raffaele pare che ci riesca molto bene!

TI ASCOLTO GRATIS
Dalle parole di Raffaele estratte dal post che trovate QUI, capiamo da dove nasce questa sua attività e scopriamo che cosa significhi per lui dedicarsi agli altri.
“Mi chiamo Raffaele Panfili. Ho 24 anni e sono uno studente fuori sede di Lettere e Filosofia dell’Università Statale di Milano. Ho frequentato una scuola di recitazione dalla quale ho imparato che l’ascolto è un lavoro fondamentale per l’attore. Molto tempo fa, una persona ha fatto un viaggio a Berlino e mi ha raccontato di un barbone che ascoltava i passanti in cambio di un’offerta libera. L’idea mi è piaciuta e mi ha dato da pensare per anni. A giugno 2013 ho deciso di farlo anche io e la cosa ha avuto più successo di quel che pensassi. Si fermano tutti i tipi di persone, dai vecchietti ai bambini, dalle turiste agli impiegati. Mi raccontano ogni genere di storia e vicenda personale, alcune anche molto intime”.
Come sempre il problema iniziale è il “dare fiducia” che non permette una comunicazione efficace fin da subito. Raffaele è capace però di conquistarsi quella fiducia!
“All’inizio stanno molto in guardia, chiedono di me e vogliono cercare di capire che tipo di fregatura c’è sotto. Quando poi capiscono che non c’è alcuna fregatura mi parlano a cuor leggero. E infatti non c’è alcuna fregatura. Non sono prete, psicologo o membro di qualche associazione come quasi tutti pensano. Lo faccio nel tempo libero perchè mi piace, non mi costa nulla, mi permette di fare esperienza del genere umano e di confrontarmi con altre realtà diverse dalla mia. Alcune persone avevano così tanta voglia di parlarmi che si sono addirittura sedute ad aspettare il loro turno”.
SUNDAY ISSUE – INTERVIEW GIFT
Di seguito la breve intervista a Raffaele in esclusiva per CreaBlog di federicoramponi.com.
CreaBlog: dopo più di un anno di attività che cosa hai ricevuto dalle persone che hai incontrato?
Raffaele: Solo tre cose, ma sufficienti per convincermi a ripetere l’esperienza. L’attenzione prima di tutto: nessuno resta indifferente dopo aver letto il cartello. Avverto un cambiamento ogni volta che qualcuno legge e inizia a produrre nuovi pensieri per elaborare la cosa. L’attenzione mi gratifica e qualche volta é seguita dalla fiducia; ci si mette a proprio agio e si dà libero sfogo ai pensieri. La riconoscenza viene per ultima. Ci si lascia da amici.
CreaBlog: Seconda domanda: quali sono i temi più sensibili e frequenti che ascolti nei tuoi colloqui.
Raffaele: Le vicende personali sulle quali si rimugina quotidianamente. Grandi e piccole cose: problemi coniugali, noia, scelte sbagliate al lavoro, nostalgia dei tempi andati. Tutto dipende da quanto quella particolare cosa sia cara a chi si siede vicino a me. Si parla spesso dei massimi sistemi (politica, razzismo, religione, educazione, sentimenti, ecc.) ma in realtà si parla solo di noi, delle nostre cose e dei dettagli segreti che celiamo nelle nostre vite. Molti vengono da me per un consiglio, ma cerco sempre di farli ragionare da soli. Alcuni invece vogliono solo fare amicizia. É divertente.
CreaBlog: Qual’é il ringraziamento più bello che hai ricevuto, che ti ha fatto capire che la scelta di ascoltare é stata quella giusta?
Raffaele: Lo scorso autunno una ragazza spagnola senza amici o conoscenti cercava casa. Mi ha raccontato un pò le sue vicende personali. Era sola e non sapeva come muoversi. L’ho ascoltata e aiutata come potevo. Prima di salutarci, mi ha stretto forte con un principio di lacrime agli occhi e mi ha detto “sei un angelo caduto dal cielo per aiutarmi”. Sono stato salutato in molti modi, ma questo é stato il più bello.
Un nuovo ringraziamento a Raffaele e un grande in bocca al lupo per il suo futuro e il suo ascolto!