Smart contact lenses – Lenti a contatto intelligenti

La scorsa settimana, Google e Novartis hanno annunciato una collaborazione volta a sviluppare lenti a contatto che monitorino i livelli di glucosio e regolino automaticamente la messa a fuoco. Questo potrebbe essere solamente l’inizio di una nuova categoria di prodotto intelligente, un nuovo passo nella ricerca dei benefici possibili nell’interazione uomo-tecnologia, già visti, ad esempio con Google Glass, ormai prossimi sul mercato.

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Presto sarà possibile monitorare e monitorarsi attraverso un piccolo chip collegato al nostro occhio.

 

Dal rilevamento del cancro e il rilascio di farmaci alla realtà aumentata e la vista notturna, i nostri occhi offrono opportunità uniche sia per il monitoraggio della salute che per il potenziamento.

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Le varie componenti del brevetto

 

Nei disegni relativi al brevetto di questa seconda generazione di lenti, in realtà, sono descritte più che altro procedure ed esempi di utilizzo, oltre a schemi progettuali che mostrano l’integrazione dei componenti. Per esempio, il collegamento tra le lenti e lo smartphone, indispensabile per la connessione alla rete, prevede la possibilità di visualizzare le informazioni sul traffico mentre si guida. Oppure, grazie al “dialogo” tra le lenti e un radar di bordo dell’auto, sarà possibile ricevere un avviso led se un’auto proviene in senso contrario o si trova su un attraversamento pedonale.

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Realtà aumentata e visone notturna nel nostro futuro?

 

Se ci sarà senz’altro a possibilità di scattare foto e video con un battito di ciglia (sistema già attivabile con il secondo modello dei Glass, quello ora in distribuzione), mancheranno invece le funzioni multimediali che utilizzano l’audio. Google è riuscito a sfruttare al meglio la conduzione ossea delle onde sonore (integrata da un auricolare facoltativo nell’ultimo modello), ma non si riesce a immaginare come possa far viaggiare il suono attraverso gli occhi.

 

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tutto in una piccola lente…

 

Attraverso questa innovazione in via di sperimentazione Google ha messo in cantiere il Progetto Baseline, anche conosciuto come Baseline Study. Esso prevede la raccolta di informazioni genetiche e molecolari, in via del tutto anonima, relative a un campione di volontari cui verrebbero fatte indossare queste lenti a contatto intelligenti.  Obiettivo:ottenere l’identikit di un essere umano in salute. Il Dott.Andrew Conrad, biologo molecolare, si è unito allo staff di Google X e dirigerà il progetto che avrà il compito di osservare le enormi quantità di dati che il laboratorio sarebbe in grado di radunare, e possibilmente aiutare la comunità medica a scoprire e curare i problemi di salute più rilevanti, dal diabete ai disturbi cardiaci.

Ecco un breve video che approfondisce alcuni aspetti delle lenti intelligenti.

 

Saremo un giorno tutti come Steve Austin meglio conosciuto come l’Uomo da Sei Milioni di Dollari??

 

 

 

 

 

Fonte…

http://www.bbc.com/news/health-25776927

https://it.notizie.yahoo.com/ecco-cosa-possono-fare-le-104346359.html

http://www.focus.it/tecnologia/innovazione/google-brevetta-le-lenti-a-contatto-super-intelligenti