Tesla open source

 

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Elon Musk lancia sull’auto elettrica una rivoluzione culturale prima ancora che tecnologica e di prodotto. Ha promesso che la sua Tesla diventerà la prima casa automobilistica “open source”. Vale a dire che darà gratuitamente e liberamente le chiavi d’accesso alle sue tecnologie e brevetti a chiunque si impegni a evitare, nei confronti dell’azienda, ricorsi legali e battaglie in tribunale sulla proprietà intellettuale.
Un primo passo Musk lo ha compiuto ingaggiando colloqui con il gruppo tedesco Bmw sulla condivisione dei brevetti e la promozione delle auto elettriche. Ma l’ambizione di Musk va oltre, come ha recitato sul sito del gruppo: “Se apriamo la strada alla creazione di attraenti vetture elettriche, ma poi seminiamo dietro di noi mine sotto forma di proprietà intellettuale per fermare gli altri, agiamo in maniera contraria al nostro obiettivo”.

Il colpo di acceleratore alla cooperazione tra protagonisti ha fatto scalpore in un settore, l’auto, noto piuttosto per la gelosa protezione e difesa dei segreti industriali. Tesla è tuttavia già impegnata a fornire sistemi e tecnologie elettriche a imprese tradizionali quali Daimler e Toyota.
Per Tesla, inoltre, la mossa non è necessariamente altruistica. L’obiettivo esplicito è quello di popolarizzare le auto elettriche, di facilitare la nascita di una più diffusa infrastruttura di sostegno nazionle e internazionale ad esempio con una condivisione dei costi per una rete di stazioni di rifornimento.
Musk ritiene che Tesla da sola non sia in grado, nonostante i suoi successi, di trasformare il mercato e si augura che invece permettere l’utilizzo del suo intero patrimonio di brevetti spinga altri produttori a entrare in gioco, con beneficio di tutti. Finora ha ricevuto scarse richieste di tecnologia. “Se possiamo fare qualcosa che senza danneggiarci aiuta il settore, allora dobbiamo farlo”, ha dichiarato.

Con Bmw ha discusso proprio una partnership nel Supercharger, la sua rete di cento stazioni di ricarica che ha creato in Nordamerica ed Europa e che offre al suo Model S rifornimenti gratuiti (in venti minuti “riempiono” metà della batteria). Tesla ha in programma di aprire quest’anno nuove stazioni anche in Giappone e Cina.

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